Storia

Sono passati oltre 70 anni dal 1946, anno in cui un gruppo di imprenditori si incontrò per dare vita a un progetto basato su un ideale preciso: la tutela degli interessi della piccola e media industria e delle imprese di servizio alla produzione.

Fu così che il 22 luglio del 1946 fu firmato, a Milano, in vicolo Rasini, nello studio del notaio Gianluca Barassi, l’atto costitutivo di A.P.I. che,nel corso degli anni, è cresciuta e si è rafforzata per aiutare e sostenere le aziende, gli imprenditori e i lavoratori che ogni giorno lavorano per contribuire alla crescita economica e civile del Paese.

Di seguito uno stralcio delle parole scritte dai fondatori, nelle quali si ritrovano tuttora gli ideali di A.P.I. per la difesa degli interessi della piccola e media industria, la lotta per il credito, per la riduzione del costo del lavoro e della pressione fiscale, e molto altro ancora.


‹‹È nella natura e nelle esigenze particolari di questa imponente categoria costituita dai piccoli industriali che nasce questa Associazione: i piccoli imprenditori sono numerosissimi e abbracciano tutti i settori di produzione, essi rappresentano complessivamente un capitale investito superiore a quello impiegato nella grande industria ed occupano un numero di lavoratori superiore a quella. Il piccolo imprenditore vive con la sua maestranza, conosce i suoi dipendenti e da questa comunione di vita trae alimento quella comprensione e fiducia reciproca che nessuno può seriamente disconoscere››.

‹‹Eppure, nonostante tutte codeste salienti caratteristiche determinanti un’importanza primaria della Piccola Industria nella vita del Paese, è praticamente solo la grande industria che domina e ha “voce in capitolo”: troppo spesso nel corso di questi ultimi cinquant’anni gli interessi del piccolo furono ignorati e nel periodo di dominio sindacale – corporativo anche brutalmente sacrificati››.

L’associazione fu esempio e stimolo per la costituzione di altre associazioni territoriali sul territorio nazionale. Nel corso della sua storia ha dato impulso alla costituzione ed è stata leader, quale associazione maggiormente rappresentativa, di una confederazione datoriale nazionale e di un’associazione nazionale di organizzazioni territoriali.


Sin dal 1947, A.P.I. comprese l’importanza di comunicare agli associati e all’opinione pubblica la propria mission attraverso le pagine di un suo house organ; fu così che il 15 maggio di quell’anno, nacque la rivista quindicinale dell’associazione “Notiziario dell’API lombarda”, che nel corso dei tempi cambiò denominazione, periodicità e tiratura per stare al passo con i tempi e avvicinarsi alle esigenze delle imprese ma con i medesimi obiettivi:creare spirito di appartenenza, dare voce alle istanze della piccola media industria e agli imprenditori, informare le imprese sugli avvenimenti in atto che le riguardavano direttamente e non.

Per A.P.I. è valore imprescindibile la pari dignità delle imprese nella vita associativa indipendentemente dalla dimensione o dal fatturato, secondo il principio del voto procapite sancito nello statuto ed espresso come “una testa, un voto”.

Per questi ideali A.P.I. da 70 anni contribuisce allo sviluppo delle PMI e alla diffusione della cultura del “saper fare” sul territorio in cui opera.